La pizza fatta in casa... ditemi la verità, quante volte abbiamo sognato di farla come quella della pizzeria? Beh, vi dico subito che non è possibile, e per diversi fattori. Al primo posto c'è il forno di casa, che non è come quello della pizzeria. In aggiunta, la temperatura del forno che è differente, il combustibile (legna o elettricità) utilizzato, e poi la manualità nello stendere l'impasto e l'impasto stesso. Tutti questi elementi incidono nella buona riuscita di una pizza con i fiocchi. La pizza in sé, è una preparazione semplice, ma altrettanto difficile da realizzare rispettandone i requisiti. Però non perdiamoci d'animo, perché ho messo a punto una ricetta con dei consigli molto semplici per farvi gustare una pizza soddisfacente. Prima di descrivere i passaggi, vorrei spendere alcune parole sul forno. Quelli delle nostre abitazioni, sono forni elettrici che arrivano al massimo a una temperatura di 250°. I forni a legna delle pizzerie invece, raggiungono temperature più alte e bruciando legna, sprigionano un umidità necessaria a non seccare la pasta. Se non possedete un forno con cottura per panificazione, procuratevi la stessa umidità facendo bollire un pentolino d'acqua e posizionandolo in forno durante la cottura della pizza oltre ad avere una pietra refrattaria come base di cottura. Il vapore emanato dall'acqua servirà a far rimanere morbida la pasta senza seccare. Altro particolare importante per la pizza fatta in casa è la mozzarella, che va aggiunta solo a fine cottura, per evitare che bruci. Questa ricetta non è utilizzabile per la pizza al taglio.
Il riso pilaf
Eccomi qui a raccontare la ricetta del riso pilaf, un riso che può accompagnare parecchie pietanze a base di carne, pesce e verdure, ma che si trasforma in primo piatto, spadellandolo con sughi di vario genere o addirittura verdure. Possiamo accostarlo per esempio a pietanze con salsa al curry, zafferano, ma anche semplicemente allo spezzatino di carne. Questo riso è leggero e molto digeribile, ma soprattutto, facilissimo da preparare. Lo possiamo conservare in frigo per utilizzarlo quando si ha poco tempo per mangiare. La nostra fantasia ce lo suggerisce come preferiamo. Lo prepariamo assieme?
Paella alla valenciana
Finalmente è arrivato l'atteso momento di questa ricetta spagnola molto apprezzata, che stuzzica molti palati. Proprio per la ricercatezza di questo semplice piatto, risulta difficile trovare il ristorante in grado di proporlo in maniera soddisfacente, personalmente ne conosco uno soltanto. Quindi, quando ne ho veramente voglia, me la preparo a casa. Il termine paella deriva dal latino patella che significa padella (sartén in catalano o in valenciano). Si tratta di una ricetta difficile e molto laboriosa. Il trucco fondamentale per ottenere un riso al gusto di pesce, è l'utilizzo del liquido di cottura di cozze e vongole. Dettaglio obbligatorio per la preparazione di quasi tutti i risotti e paste di pesce di successo. Vi assicuro che utilizzando il brodo di pesce derivato dalle cotture, consente di gustare un ottimo riso di pesce senza contenerlo, con un sapore molto intenso. Non possiamo invece ottenere lo stesso effetto, semplicemente aggiungendo il pesce al risotto in cottura perché i chicchi di riso non avranno assorbito l'aroma inteso di pesce. Questo piatto non necessita di essere mescolato durante la cottura, perciò è indispensabile mantenere la giusta proporzione tra brodo e riso. Il risultato deve essere un prodotto sgranato e non legato. Personalmente mi aiuto con un recipiente di plastica o un misurino, travaso il riso al suo interno, segno il livello di riso, svuoto il riso nella paellera (teglia della paella) e metto il brodo di pesce nel medesimo recipiente, raggiungendo lo stesso livello segnato per il riso per due volte. La proporzione del brodo deve essere doppia rispetto lo stesso misurino di riso.
Melanzane ripiene di magro
La melanzana è un'ottimo ortaggio, a me piace molto, si deve però prestare attenzione nella preparazione, altrimenti rischia di non essere buono. Dobbiamo quindi cercare di non coprirne il sapore delicato e particolare. Vorrei sottolineare la semplicità di questa ricetta, tuttavia è fondamentale non esagerare con gli aromi e soprattutto seguire la cottura: vi assicuro che il risultato sarà delicato, saporito ed appetitoso. Questa pietanza può essere servita come piatto unico se utilizziamo una melanzana a persona, oppure come secondo piatto se proponiamo una 1/2 melanzana a persona, accostando un contorno di verdure crude o cotte a vapore come ad esempio, cavolfiori, zucchine, carote o patate.
