Paccheri allo scoglio


  • Porzioni: 4
  • Problema: alta
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Una delle mie ricette preferite è proprio questa: il sugo allo scoglio. Questo sugo si sposa benissimo con molti tipi di pasta ruvida realizzata con semola di grano duro come ad esempio spaghetti, bucatini, paccheri, rigatoni, ossia pasta capace di contenere o trattenere il sugo sulla propria superficie. Se intendiamo utilizzare questo sugo per la pasta fresca, come ad esempio i bigoli, consiglierei una pasta realizzata con acqua e farina, quindi senza uova. Col pesce, l'uovo tende a separare il sugo dalla pasta, facendolo scivolare altrove senza amalgamarsi in modo omogeneo.

ingredienti

  • una seppia media pulita e privata della bocca posta al centro dei tentacoli;
  • un polpo piccolo;
  • 500 gr. di cozze pulite e private dall’alga laterale;
  • 500 gr. di vongole veraci;
  • 150 gr. di gamberetti in salamoia sgocciolati e strizzati;
  • 8 gamberoni medi privati della testa, gambe e corazza;
  • 8 scampi medi;
  • 40 pomodorini Cirio o Datterino tagliati a metà;
  • 8 cucchiai di olio extravergine d’oliva aromatizzato all’aglio ;
  • 1 bicchiere di vino bianco secco;
  • sale, peperoncino in polvere o fresco sbriciolato;
  • 1 cucchiaio di prezzemolo tritato;
  • 2 mestolini di liquido di cottura dei gamberoni e 2 del liquido delle cozze e vongole;
  • 400 gr. di paccheri;
  • 2 manciate di sale grosso;
  • olio extravergine d’oliva q.b.

*A piacere potete unire cicale di mare, moscardini, capesante, ecc.

Istruzioni

  1. Iniziare a cuocere a fiamma vivace le cozze e vongole, precedentemente lavate e pulite. Serve una casseruola alta, coperta da un coperchio con due cucchiai di olio all’aglio e mezzo bicchiere di vino bianco. Aspettare fino a che i gusci dei molluschi si aprono e poi fateli raffreddare;
  2. Sgusciateli e conservateli nel loro liquido di cottura, precedentemente filtrato e raffreddato. Togliere le teste dei gamberoni, lavatele al suo interno e fatele bollire in acqua per circa 10 minuti, poi scolatele recuperando l’acqua di cottura, successivamente filtrata con un colino a maglia fine rivestito da un canovaccio. Metterla da parte a raffreddare in un contenitore;
  3. Tagliare la coda degli scampi con una forbice da cucina in modo verticale, arrivando fino alla bocca dei crostacei, togliere le interiora poste all’interno della testa, lavando bene al loro interno con acqua fredda. Infine, con il dorso di un coltello, rompere in più punti la corazza delle chele per poter consumare la loro polpa senza faticare e metterli a scolare;
  4. Lessare al dente e separatamente il polpo e le seppie, far raffreddare. Tagliare a rondelle il polpo e a strisce le seppie e riporre in un contenitore;
  5. Sgocciolare e strizzare i gamberetti e metterli da parte. In un soutè capiente, scaldare 4 cucchiai di olio aromatizzato all’aglio, unire le code dei gamberoni e gli scampi con la coda aperta, salare leggermente e far rosolare da ambo i lati, infine aggiungere l’altra metà del vino e far sfumare;
  6. Togliere i crostacei e metterli da parte in un piatto. Nello stesso fondo di cottura, unire 2 cucchiai di olio all’aglio, scaldare e unire i pomodorini, precedentemente lavati e tagliati, farli insaporire per qualche minuto, aggiungere i 2 mestolini di acqua di cottura dei gamberoni e 2 di acqua di cottura delle cozze e vongole e far cuocere per qualche minuto fino a che il liquido sarà evaporato della metà;
  7. Aggiungere le seppie, il polipo, le cozze e le vongole, gli scampi e i gamberoni, far insaporire per qualche minuto, unire il peperoncino e far evaporare della metà il liquido rimasto, a fiamma media. Spegnere la fiamma e aggiungere i gamberetti;
  8. Lessare i paccheri al dente in abbondante acqua salata, scolateli e uniteli al sugo nel soutè. Aggiungere prezzemolo tritato e un po’ di olio d’oliva crudo, accendere la fiamma saltando la pasta per far amalgamare il tutto. Servire in pirofila, decorando la superficie con gli stessi scampi e gamberoni, a piacere spolverare con prezzemolo tritato.

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22 Replies to “Paccheri allo scoglio”

    1. Ciao Shera,
      Grazie per il tuo commento molto gradito, dalle mie parti negli ultimi anni i ristoranti propongono menù alternativi per questa festività anche se purtroppo le tavole sono ancora troppo dominate da pietanze di carne d’agnello e capretto.
      Una buona Pasqua da parte mia.
      Max

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